Extinction - From the ashes

Come back inaspettato quello fatto registrare dagli Extinction, formazione che torna a farsi sentire a più di tre lustri di distanza dalla pubblicazione del demo tape, si, su nastro, “Progress Regress” uscito nel lontano 1996, un lavoro che metteva in mostra una formazione che, nonostante la giovane età e le difficoltà strutturali, proponeva alcune ottime idee compositive, condensandole attorno a cinque brani che brillavano per tecnica abbinata ad un'innata originalità.
A riportare in auge il monicker della band, è ancora una volta il chitarrista Danilo Bonuso, Brain Dead, Historica e Molek fra gli altri, il quale, negli ultimi mesi è riuscito a mettere in piedi una line up nuova di zecca, partendo comunque da solide basi.
Che sia questa la volta buona? Ce lo auguriamo...

Intervista raccolta da Beppe "HM" Diana

Ciao Danilo e bentrovato, grazie per il tempo che ci stai volendo dedicare, qual'è il tuo spirito alla vigilia di quest' ennesima avventura?
Ciao Beppe e grazie per l'occasione. Ciò che provo in questo momento è emozione,  in quanto questa band originaria del Salento e scioltasi nel 1997, ha significato molto per me in ambito musicale. Così, dopo varie esperienze in band del Torinese, e dopo alcune "spinte" di amici, ho deciso di riprendere il discorso musicale da dove si era interrotto.

Come e quando è nata l'idea di mettere su dischetto ottico “Progress Regress” un lavoro abbastanza datato? Credevi fortemente che potesse ancora interessare ancora a qualcuno?
L'idea è nata qualche anno fa; ero in possesso del nastro DAT, per cui ho pensato di trasferire i brani dall'analogico al digitale, senza perdere d ivista la qualità.
Ritengo sia tutt'ora un lavoro valido, ricordo solo che negli anni novanta, le band per uscire dai soliti schemi, sperimentavano, creando nuovi sottogeneri. Noi nel nostro piccolo univamo il death al thrash, inserendo parti heavy e prog, non a caso il nostro demo nel '96 ha ottenuto diversi apprezzamenti. Di lì a poco sarebbe poi esploso il death svedese, con il quale avevamo qualche affinità.

Si, hai ragione, all'epoca le recensioni e i responsi furono ottimi, ma non pensi che il suono di quelle composizioni oggi risulta alquanto datato?
Beh, penso che in questo periodo dove è in atto un certo revival, sia a livello compositivo che di suoni, il nostro EP possa ancora dire la sua.

Perfetto, quindi se non ho capito male, prima di ogni cosa hai contattato i vecchi componenti della prima line up, chiedendo loro se fossero interessati nuovamente a collaborare, è così?
Si, la prima cosa che ho fatto, è stato proprio quella, più che altro per renderli partecipi delle mie intenzioni, ottenendo successivamente la loro approvazione.
Suonare assieme sarebbe stato impossibile, pensa, io vivo a Torino mentre Daniele Greco (chitarra) vive in Irlanda, Giuseppe De Benedittis (basso) e Tonio Latino (batteria) nel Salento, quest'ultimo fra l'altro, da anni non suona più. In un primo momento ci sarebbe stata la possibilità di far partecipare il cantante Massimo Muci che dal Salento si è trasferito per lavoro a Busto Arsizio, ma non inerenti alla sua persona, non si è fatto più nulla.

Dopo qualche piccolo tentennamento sei riuscito solo da poco a trovare gli elementi giusti per allestire la nuova formazione, puoi presentarceli introducendo, se puoi, le loro passate e/o attuali esperienze musicali?
Per primo ho trovato l'ottimo bassista Jacopo Farcito proveniente dalla band heavy metal canavesana Eyes Of Time; successivamente, tramite conoscenze, ci siamo imbattuti nel batterista Alberto Scrivano, a suo tempo nei torinesi Retributipon e Nemesis, ed infine, tramite annunci, abbiamo trovato la vocalist Alice Darkpeace proveniente dalla death metal band torinese (tutta al femminile) Metis. Alice ci ha subito impressionato per la voce potente e versatile. Si, devo ammetterlo, a livello personale siamo proprio una bella squadra.

Il materiale nuovo che state componendo, proseguirà a grandi linee sul solco tracciato dal primo demo della band? Sarà sempre un death metal di stampo americano con intrecci thrash metal?
Attualmente abbiamo ripreso quattro brani dal demo/EP riarrangiandoli, ed abbiamo anche un nuovo pezzo. Lo stile, o meglio, l'idea musicale, sarà sempre quella, vogliamo, se possibile, non chiuderci in schemi compositivi prestabiliti, lasciando libertà alla creatività. Comunque la base sarà sempre death/thrash metal.

Capisco, che cosa hai portato di te e delle tue precedenti esperienze musicali? Guardando al tuo passato pensi di avere qualche rimpianto, oppure pensi che ogni esperienza è  utile per forgiare il proprio carattere artistico e non solo?
Guarda, rimpianti ne ho tanti, con le vecchie band ho sempre tentato di arrivare in alto dando il massimo. Purtroppo, per varie ragioni, il mio sogno è avverato solo in parte. Comunque le esperienze sono servite molto nella mia crescita musicale.

Quali sono le tue, ma anche quelle degli altri musicisti, aspettative nei confronti di un ipotetico disco di debutto della band? In una scena musicale inflazionata come quella nostrana, quale pensi possa essere lo spazio e/o fetta di pubblico che i nuovi Extinction possono ritagliarsi?
Beh, il fatto del mercato inflazionato è proprio vero. Noi innanzitutto suoniamo per divertirci e per poterci esibire dal vivo, ovviamente, continueremo a comporre musica nuova.
Quando avremo materiale a sufficienza, sicuramente lo incideremo; ma riguardo al formato ci stiamo ancora pensando. Il mercato attuale del CD lo conosciamo tutti, e per non incorrere in spese onerose di stampa per poi rimanere con tanti CD invenduti, faremo come tante band underground, pubblicando il nostro lavoro in versione digitale su I Tunes o altri canali. Comunque il sottoscritto è fortemente legato al CD fisico, valuteremo a suo tempo il da farsi.

Toglimi una curiosità, ma vedi l'attuale formazione come l'altra faccia della stessa medaglia degli Historica? In fondo molte delle caratteristiche delle due band sembrano in qualche modo collimare, non trovi?

Mah, su questo non sarei proprio d'accordo. Gli Historica erano più una band heavy metal con un cantato, seppur femminile, che alternava il pulito al growl (anche con loro l'intento era quello di proporre qualcosa di particolare). Gli Extinction sono molto più duri e tecnici.

Perchè secondo te molti dei locali dediti ad un certo tipo di musica chiudono nell'indifferenza generale, con il grosso del pubblico che si muove solo per i concerti di nomi, apparentemente, importanti? Non ti sembra un paradosso sentire musicisti che si lamentano dei pochi affluenti ai loro concerti, e poi notare che, sono i primi che se ne stanno a fare i coglioni in giro quando il pubblico sono loro?
Hai colto nel segno. Il novanta per cento dei metallari sono musicisti; quindi in poche parole, siamo il pubblico di noi stessi. Se non c'è supporto per la scena locale underground, è come un cane che si morde la coda.

Segui la scena musicale nostrana? Mi nomineresti qualche formazione che secondo te vale la pena porre all'attenzione dei nostri lettori?
Si la seguo, ritornando al discorso del mercato inflazionato, devo dire che la qualità delle band a livello tecnico è molto elevato, ma il problema è la proposta. Troppo revival spudorato di band che suonano thrash e heavy metal fedelissimi agli anni ottanta. Musicalmente anch'io sono legato alle band storiche di quegli anni, ma nel decennio successivo, ogni band aveva un suo stile riconoscibile evolvendo ciò che era già stato proposto. Ormai nessuno vuole più osare, e punta sul sicuro. Sono comunque legato a nomi storici di band con gli attibuti come gli Eldritch che, a mio avviso, hanno raccolto veramente poco di quanto realmente meritassero.

Prima di concludere, ho saputo che nelle ultime settimane avete stravolto in parte la line up ufficiale della band, puoi presentarci i nuovi arruolati?
Dopo un anno assieme, Jacopo ci lascia per motivi di lavoro; ed al suo posto, nel mese di febbraio 2015, subentra l'ex bassista della storica band metalcore torinese Your Anguish, ovvero Marco Vicenza. Come se non bastasse, entra anche a far parte della squadra il secondo chitarrista Luca Maggi, che militava nei valdostani Evil Revenant. La strada è tutta in discesa. Comunque attualmente stiamo lavorando per incidere un singolo di un pezzo nuovo da poter diffondere in rete, magari abbinandoci un video musicale

Ok man, siamo alla fine, ti lascio campo libero.....
Innanzitutto ti ringrazio per l'intervista, invito i lettori a dare un ascolto ed uno sguardo sulla nostra pagina Facebook, ma sopratutto venire a vedere gli Extinction nei prossimi live a Torino e dintorni.
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